L’INTERVISTA: LINDA FERRANDO TRA LIGURIA E SARDEGNA, ANDATA E RITORNO
La ex campionessa di Rapallo annuncia un nuovo format di collaborazione con l’Accademia Tennis Sassari

La collaborazione tra Linda Ferrando e l’Accademia Tennis Sassari assume una nuova veste. La tennista ex numero 36 del mondo, dal 2021 direttrice tecnica della struttura di via Rizzeddu, da settembre non sarà presente in maniera continuativa al fianco di Carlo e Mino e Piu per motivi familiari ma continuerà a essere un punto di riferimento per i maestri e gli istruttori, gli allievi e le allieve agoniste.
Più o meno ogni due mesi, dalla Liguria farà rientro in Sardegna per stare in campo con i ragazzi e le ragazze e per fare il punto con lo staff tecnico della scuola tennis, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto didattico. “Sarà un arricchimento: faremo un gemellaggio tra l’Accademia Tennis Sassari e l’Accademia Tennis Rapallo guidata finora da Paolo Ferrando, dove affiancherò mia nipote Cristiana Ferrando (best ranking 247 WTA, ndr) che sta per diventare maestra”. Uscire dalla Sardegna per andare periodicamente a giocare in Liguria sarà un’opportunità unica per i giovani tennisti isolani, che troppo spesso devono ridimensionare le proprie ambizioni a causa della mancanza di momenti di scambio e confronto.
“In questi anni abbiamo ottenuto tanti risultati di rilievo: il titolo regionale a squadre U14 femminile, i titoli in singolare under 12 e under 13 maschile e femminile, con Tommaso Nurra e Giulia Putzu, i primi tornei dei nostri under 10, la promozione delle ragazze in serie C, la semifinale Next Gen a Roma di Tommaso Nurra e la crescita promettente Letizia Mura”. Per la cronaca, la sera stessa di quest’intervista la giovane tesserata dell’Accademia di classifica 3.5 ha vinto a Macomer il torneo di qualificazione ai Campionati italiani giovanili under 14, di fronte a un’emozionatissima Linda Ferrando. “Stare a bordo campo mentre loro faticano è più difficile che giocare in campo in prima persona”, ha confessato la super coach, famosa per aver battuto Monica Seles al terzo turno dello Us Open 1990.
Non che siano le vittorie la cosa più importante, le famiglie sono avvisate: “A volte si mette troppa pressione addosso ai figli: il divertimento è la prima cosa, da raggiungere però con regole e metodo. Questo è l’insegnamento del tennis che, come dice Agassi, è una vita in miniatura. Il tennis insegna anche a essere coerenti: non ha senso cambiare impostazione tecnica in continuazione”.
Quindi questo non è un addio ma un arrivederci: “Quando sono tornata a Sassari, avevo detto che avevo iniziato con Mino Piu da bambina e che avrei finito con Mino. Lo penso ancora. Sono molto affezionata a Mino e Carlo, per me sono come famiglia. Ringrazio tutto lo staff che ha lavorato bene e in armonia in tutti questi anni: il super preparatore atletico Gianni Puggioni che ha fatto miracoli, Carlo Piu, Gian Mario Ligas, Federico Delogu, Sara Pinna e soprattutto Chiara Carboni della quale vorrei sottolineare la grande passione e le capacità. Un ringraziamento anche a Sergio Laneri e Antonio Diaz che offrono al’Accademia un supporto manageriale di livello”.
Il circolo nel frattempo ne ha fatta di strada: dopo la copertura del campo 4, inizieranno in estate i lavori per coprire il campo 3; sarà inoltre ampliata e chiusa la club house esterna e verrà realizzata una piccola palestra dietro il bar. Progressi che aumenteranno i servizi per gli iscritti alla scuola tennis, ai corsi adulti, al campo estivo per bambini e ragazzi e aiuteranno anche a migliorare il torneo Accademia Open con 5mila euro di montepremi, già divenuto un classico.
Ma Carlo e Mino non si sono montati la testa: “Sono persone che nel bene e nel male vivono con leggerezza il mondo del tennis – chiosa Linda Ferrando – In questo momento di pressione e grande attenzione mediatica che il tennis sta vivendo, non è male e non è scontato. Lavorano con professionalità ma con la giusta misura, senza esaltazione né demoralizzazione eccessiva. Come è giusto che sia nel tennis. Come nella vita”.