TERZO ACCADEMIA OPEN: CRISTIANA FERRANDO E ANDREA CALCAGNO SOLLEVANO LA COPPA
Sconfitti in finale Valeria Muratori e Alexander Fragasso
Due finali brevi, poco più lunghe di un’ora, hanno coronato due settimane di bel tennis sui campi in green set blu dell’Accademia Tennis Sassari. La terza edizione dell’Accademia Open -Trofeo Coop.a.s., dotato di un montepremi di 5000 euro, si è conclusa sabato 8 luglio con due vincitori inediti: nel tabellone femminile Cristiana Ferrando (2.2, best ranking WTA al n. 247) e in quello maschile Andrea Calcagno (2.6).
C. Ferrando b. V. Muratori 6-0 6-1
Per la nipote di Linda Ferrando era la prima volta nel circolo guidato da Mino e Carlo Piu: “Sono emozionata e felice di avere vinto qui, per me è un posto speciale perché c’è mia zia. Se lei ci sarà ancora, tornerò anche l’anno prossimo”. Treccia di capelli castani, completino dai colori caldi, sorriso luminoso che, a fine partita, descrive tutta la soddisfazione di un periodo in cui Cristiana sta giocando molto bene (e infatti una settimana fa ha trionfato anche all’Open di Sirmione). Solida da fondo e al servizio, la 27enne di Santa Margherita Ligure ha lasciato un solo game alla sua avversaria, Valeria Muratori dello Sporting Club Sassuolo. E pensare che l’anno scorso in questo periodo Cristiana Ferrando superava un turno nelle qualificazioni di Wimbledon, andando però a infortunarsi al secondo turno durante una partita in cui era in vantaggio. Eppure non c’è amarezza in quel ricordo: “Sono molto grata a Wimbledon, è stata un’esperienza magica”, racconta brevemente a fine partita con il suo trofeo tra le mani.
Non c’è rammarico nemmeno nelle parole della finalista: “Oggi per me era troppo difficile, non potevo fare di più – ha affermato Muratori – troppo brava la mia avversaria, troppo vento per me che vengo dalla Pianura Padana, troppa stanchezza da ieri”. Infatti in semifinale la 37enne aveva estromesso in 3 set e in rimonta Barbara Dessolis, vincitrice delle prime due edizioni dell’Accademia Open e per questo molto attesa dal pubblico sassarese. Una lunga battaglia che le è rimasta sulle gambe.
A. Calcagno b. A. Fragasso 6-1 6-4
La mattina del sabato tocca ai due finalisti, entrambi habituè dell’Accademia Open. Parte subito bene Andrea Calcagno del Tc Moneta. Lo stesso non si può dire per Fragasso (2.5), il cui linguaggio del corpo comunica stanchezza e poca pazienza. La prima frazione si conclude 6-1 per il gallurese, praticamente perfetto. Nel secondo set è però il 18enne italo-inglese il primo ad allungare, salvo poi essere raggiunto sul 4-4, superato 5-4, fino all’epilogo (6-4).
Calcagno è arrivato in finale alla prima edizione dell’Accademia Open, in semifinale alla seconda, “e questa finalmente è stata la volta buona!” ha esultato il 20enne, che da tre anni ormai si allena ad Alghero con Gino Asara. “Ho costruito questo successo sul servizio e il dritto, i miei colpi, che su questi campi funzionano molto bene”. Avendo battuto un giocatore di classifica superiore, Calcagno diventerà 2.5, probabilmente 2.4. Presto lo vedremo in campo al Tc Cagliari per i campionati italiani di II categoria.
“Complimenti al mio avversario, ha giocato molto bene – ha dichiarato Alexander Fragasso a fine partita – io ero stanco dopo la semifinale di ieri, ma lui ha meritato”. Fragasso, che si allena all’Accademia di Mouratoglou, recentemente promosso in serie B1 con il Tc Porto Torres, ha disputato venerdì sera una lunga semifinale contro la sorpresa del torneo: Gabriel Joseph Sardo italoamericano, che ha vinto ben 7 partite partendo dal tabellone di terza categoria e per questo si è guadagnato un trofeo a parte.
Le parole Carlo Piu e Linda Ferrando
Finita la terza edizione del torneo, c’è tanta soddisfazione nelle parole degli organizzatori “Centoquaranta sono un numero record – commenta l’istruttore federale Carlo Piu – Questo torneo è nato tre anni fa per festeggiare i 30 anni e i nuovi campi. Ora sta diventando un classico dell’estate sassarese”. La direttrice tecnica Linda Ferrando (ex n. 36 del mondo) che sta portando avanti un ambizioso progetto nella scuola tennis agonistica con il preparatore atletico Giovanni Puggioni , ha una sola miglioria in mente: “La struttura è molto bella ma puntiamo ad avere la palestra. E’ un impegno non da poco, ma sarebbe importante perché nel tennis moderno la prestanza fisica conta molto più di un tempo”.